La leggenda dei 300 dpi

Sono davvero necessari 300 dpi per andare in stampa? Forse.

300 dpi, chi offre di più?

Normalmente la richiesta per immagini ad “alta risoluzione” o “per la stampa” viene tradotta con la richiesta di 300 dpi (dot per inch).
Servono veramente 300 dpi?

NO! Normalmente vengono richiesti 300 dpi per un motivo di semplice e cinica sfiducia nel prossimo.

 

I grafici chiedono 300 dpi

Il motivo è molto semplice: avere l’immagine di partenza alla maggior risoluzione possibile.
Chiedere un’immagine ad “alta risoluzione” è un “terno al lotto”, molti ignorano cosa sia un'”alta risoluzione”, quindi conviene dare dei paletti seppur “fantasiosi” nella speranza di che siano mandati dei materiali per lo meno accettabili.
È ovvio che non si possa chiedere al cliente che vi mandi immagini ad hoc, ma applicando un po’ di buonsenso si può distinguere un’immagine ad alta o a bassa risoluzione.
Un peso di circa 50 Kb non è sicuramente indice di un’alta qualità se pensiamo che una macchina fotografica di fascia media scatta foto da circa 2,5 mb.

 

Gli stampatori chiedono 300 dpi

Gli stampatori li chiedono normalmente per due motivi:

  1. non si fidano dei grafici che gli forniscono gli impaginati, che dovranno essere ri-elaborati dalla propria fotolito;
  2. effettivamente alcune macchine che producono le lastre lavorano circa a 300 dpi, anche se non sono mai 300 esatti, la leggenda probabilmente nasce da qui.

Uno stampatore tradizionale stampa normalmente intorno alle 250/275 dpi che sono circa 60/80 linee di retino per cm quadrato; raramente si usano risoluzioni maggiori.
Se lo stampatore ha necessità di lavorare a più di 300 dpi è più utile chiedergli direttamente di fornivi le specifiche su cui tarare il vostro lavoro.

 

Quando 300 dpi sono sensati?

Risoluzioni pari o superori a 300 dpi sono indispensabili in alcune tecnologie di stampa commerciale (ad esempio la serigrafia) o alcune tipologie di stampe artistiche (la riproduzione soggetti di litografici o acqueforti).

Inoltre è possibile stampare a circa 300 dpi quando ci si avvale della stampa digitale; il limite non è strutturale ma è una pura e semplice convenzione.

Stampare a 400/600/800 dpi richiede immagini in altissima qualità, che appesantiscono i file di lavoro, e non aggiungono qualità in maniera rilevante.

 

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