Corretto flusso di lavoro

Lavorando in un corretto flusso di lavoro si possono prevenire molte problematiche collaterali.

 

Organizzare un flusso di lavoro

In molte realtà aziendali l’idea di poter costruire un flusso di lavoro metodico e sequenziale è semplicemente inconcepibile; ed è un vero peccato!
Con la scusa di lavorare con scadenze ristrette, di modifiche dell’ultimo momento e di dover gestire più clienti in contemporanea molte piccole agenzie non sono in grado di organizzarsi.

Lavorando in maniera disorganizzata prima o poi gli errori capitano e normalmente a seguire “capitano” riunioni per capire chi si siano state le persone a sbagliare.
In un flusso di lavoro corretto l’occorrenza degli errori è minore ed è più facile correggerli.

 

Un passo indietro: organizzare i clienti

Prima di creare un lavoro per un cliente è utile crere una “cartella” per ogni cliente.
Alcuni clienti torneranno più spesso di altri ed alcuni lavori saranno più ricorrenti; è utile salvare i materiali di ogni committente in specifici spazi in maniera da avere sempre a disposizione tutti i materiali a prescindere che questi siano effettivamente utilizzati nel lavoro per cui sono stati spediti.

In più si possono così scaricare su HDD esterni i lavori di clienti chiusi ed alleggerire così il PC/MAC di lavoro.

Sequenziare il lavoro

A prescindere dall’area grafica coperta (cartacea, Internet o multimediale) esistono fasi ripetitive in ogni lavoro l’importante è sequenziare correttamnete le fasi.
Quando si prepara un impaginato è comodo salvare dei preset riguardo ad i formati più utilizzati, mentre lavorando per web è utile salvare i codici CSS più ricorrenti.

Anche in fase di progettazione è utile stilizzare i contenuti in manierea precisa e senza ambiguità: all’interno dello stesso file.
Ad esempio è utile impostare i testi, per quanto possibile, con solo “spazi dopo” o “margin-bottom”, utilizzare sia un margine superiore che inferiore può causare conflitti e rendere più difficile la gestione delle correzioni.

 

Organizzare la progressione

Una volta individuate le fasi in cui è possibile sequenziare il lavoro è necessario organizzare i salvataggi e i backup.

 

Salvataggi in sequenziali

Un fatto assolutmente sottovalutato è l’importanza di salvare i file in sequenza numerale o in ordine di data.
Spesso ci si trova a lavorare con file nominati “proposta_01_alternativa”, “proposta_rossa” o il pessimo “proposta_old”; questo genera solo confusione.

Meglio nominare sempre i file secondo una sequenza logica: “proposta_A_001”, “proposta_B_001”, “proposta_C_001”, così da organizzare le alternative e la prove fatte in ordine successivo.
Un altro metodo è salvare secondo la data di lavoro: “proposta_A_anno_mese_giorno_ora_minuto”.

 

Backup

Primo comandamento del lavoro digitale: backup-pa!
Ogni volta che è possibile salvare una copia del proprio lavoro è utile farlo. Durante le fasi di lavorazione capita di rovinare i file, modificandoli involontariamente, o che si corrompano per improvvisi crash della macchina.

Purtroppo sia i PC/MAC e gli HDD si rompono quindi è molto utile salvare una o più copie su HDD esterni o su cloud.

Font: una scelta di carattere

Posizionarsi sulla tastiera: il tasto “Kiave”

Seppia e duotone

Monitor: una scelta importante

Copertina di RockeRilla effettata

IPTC Core – Inserire informazioni nelle immagini

Stampa tradizionale vs stampa digitale

Copertina di Elle

Immagini raster e vettoriali: differenze