Calibrazione monitor questa sconosciuta!

Si presta molta attenzione durante l’acquisto di un monitor. Perché allora nessuno si cura della sua manutenzione?

 

Un bel monitor

Monitor EIZO CG242W con calibratore incluso

Monitor EIZO CG242W con calibratore incluso

Oggi sono disponibili sul mercato vari monitor a diverse fasce di prezzo; grosso modo esistono 3 macro – categorie:

  • Ufficio (Consumer)
  • Semi-professionali (Prosumer)
  • Professionali

Il monitor Eizo appartiene alla fascia professionale ed al momento dell’acquisto include paraluce per evitare i riflessi ed un calibratore.
Senza voler arrivare a questa fascia di prezzo (circa € 1800), si possono acquistare buoni monitor con cui godersi film e videogiochi o più prosaicamente per lavorarci.

Il mercato è prodigo di prodotti e di ottimi produttori: Lacie è l’alternativa di fascia alta ad Eizo, Samsung produce le matrici per la Apple, Sony produce schermi d’alta qualità i Vaio e per le TV Bravia ed in generale qualunque produttore di televisioni produce anche schermi di alta qualità.

Peccato che poi nessuno pensi alla “manutenzione del proprio monitor”.

 

Calibrazione monitor: fare il tagliando!

Per la stragrande maggioranza delle persone una volta collegato il monitor al computer il lavoro è finito, ma non è affatto così!

Essendo un oggetto statico nessuno pensa che un monitor è una macchina sottoposta a continue sollecitazioni, eppure sono costantemente sotto i nostri occhi.
Ogni pixel che varia all’interno della nostra schermata implica che il monitor debba cambiare la combinazione dei fosfori che compongono tutti i pixel interessati e più in generale un monitor controlla e cambia se necessario la “videata” dalle 60 alle 90 volte al secondo. Uno sforzo più che notevole!

Ogni qualche milione di cicli è utile fare un tagliando al proprio monitor, non perché possa smettere di funzionare, ma perché con alcune piccole accortezze può funzionare meglio.

Lentamente ciclo dopo ciclo i fosfori RGB (Red, Green, Blue) che compongono ogni pixel tendono a stararsi, cioé a non emettere più l’esatto valore indicato dal computer e l’immagine diventa sempre meno fedele.
Per correggere questo errore si usa un calibratore.

Calibrazione - Split screen

Immagine divisa per sottolineare gli errori di un monitor calibrato

Nell’immage appena sopra possiamo vedere come la stessa foto possa apparire su due monitor diversamene scalibrati; entrambe le porzioni appaiono naturali, ma una solletica l’idea di un tramonto, mentre l’altra quella di un temporale estivo appena finito.

A seconda della taratura del proprio monitor è possibile distinguere o meno nell’immagine di Parigi alcuni dettagli nelle zone scure prima che questi diventino completamnete neri.

 

Il calibratore

Il calibratore si compone di: lettore ottico, software, emettitore di segnale nel caso di apparecchiature RGB.
Questa apparecchiatura funziona confrontando un campione stabilito con quello d’uscita della macchina, nel caso dei monitor emette un segnale a schermo ed appoggiando il lettore sul piatto segnala di quanto è sballato il segnale.
Le apparecchiature professionali permettono di agire manulamente sulle impostazioni del proprio schermo e creare un proprio profilo colore in modo da interagire con la gestione dei software di grafica e del sistema operativo.
Le apparecchiature più a buon mercato automatizzano l’intero processo e semplificano la procedura fino a tradurla ad una seguenza di semplici domande chiuse.

EODIS3 e Passport

Kit di calibrazione con “color checker”

Leader del settore è sicuramente X-rite, che negli anni ha assorbito diverse concorrenti o industrie affini come quelle dei “color checker”.

 

I vantaggi

Il principale vantaggio di uno schermo calibrato è la visione ottimale delle immagini.
Di conseguenza la nostra esperienza durante la visione di un film o di un videogioco sarà ottimale e l’impatto visivo sarà identico a com’è stato concepito dai suoi creatori.
Nel mondo del lavoro si traduce in maggiori garanzie di risultato e velocità: lavorando su un immagine inoppugnabilmente corretta si possono effettuare correzioni mirate ed avere garanzia di risultato se si lavora secondo un workflow controllato.

Copertina di Vanity fair con protagonista Keira Knightley

IPTC Core – Inserire informazioni nelle immagini

Copertina CIAK con Joaquin Phoenix

Web font

What’s fustella!?

Storica copertina di National Geographic

Diamoci un taglio! Il Crop in Photoshop

Storica copertina di Rolling Stone su Tron

Copertina di Elle